Il Teatro alla Scala

a cura di
Marco Croci
L'interno del Teatro
Molto è cambiato nel corso degli anni: oggi la sala si presenta con stucchi dorati e velluti rossi. questo è però l'aspetto definitivo dato nella seconda metà dell'Ottocento. le lampade murali "a palla", ed il grandioso lampadario centrale fecero il loro ingresso con l'illuminazione a gas prima ed a corrente elettrica poi. prima il teatro era illuminato a candele, che naturalmente non potevano essere spente durante lo spettacolo.
 
Il lampadario del Teatro alla Scala
Attualmente il lampadario è molto più leggero di quello originale: le coppette di cristallo intorno alle lampadine sono state sostituite da coppette in plexiglas molto più leggero.
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Il grande lampadario (pulizia estiva)
Il grande lampadario centrale è stato totalmente ricostruito dopo la Seconda Guerra mondiale: quello originale, fu smontato e andò distrutto sotto i bombardamenti. Il Lampadario tornò al suo posto qualche anno dopo la riapertura del 1946: l'architetto Luigi Secchi lo disegnò "a memoria", perché all'epoca non esistevano disegni, progetti e nemmeno fotografie del lampadario originale.
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Scala: il futuro della tradizione
Documentario RAI disponibile su RAIPLAY:
Teatro alla Scala, 7 dicembre 2017, serata inaugurale della stagione dell'opera. A Milano, duemila spettatori assistono ad Andrea Chénier, ma da tempo non sono i soli. Novant'anni fa, nel 1928,la prima diretta radiofonica, poi è arrivata la televisione e ora internet: l'evento è ormai condiviso da milioni di spettatori.
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Il "Maestro Rammentatore"
E' il nome antico dato al suggeritore: si posiziona in un'apposita buca visibile dalla sala leggermente sporgente sul piano del palcoscenico. Intervista a Marco Munari.
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Il coro della Scala
È una delle eccellenze di questo teatro. Il coro della Scala ha avuto negli anni grandi maestri, come Romano Gandolfi, Giulio Bertola, Roberto Gabbiani, Bruno Casoni (nel video). Attualmente è diretto dal maestro Alberto Malazzi.
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I laboratori Ansaldo per le scenografie
La Scala ha dei grandi laboratori negli spazi dismessi dell'Ansaldo. Ogni opera è un grande impegno per gli artigiani che lavorano in questo settore.
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La prima della Scala
Per molto tempo, la stagione della Scala si è aperta il 26 dicembre: era la data scelta in origine per dare inizio alla stagione di Carnevale. dal 1951 il direttore Victor de Sabata introdusse stabilmente la data del 7 dicembre, festa di S. Ambrogio patrono di Milano. Questa serata è caratterizzata da una grande attenzione mediatica, dovuta alla frequente presenza di alte cariche dello Stato. A volte la serata inaugurale è utilizzata per richiamare l'attenzione su gravi problemi. Ecco quello che accadde il 7 dicembre 2010...
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La FIlarmonica della Scala
Nel 1982, l'allora direttore musicale Claudio Abbado ebbe l'idea di fondare la filarmonica della Scala: l'orchestra del Teatro si costituì anche in questa veste per affrontare il repertorio sinfonico in modo più consapevole, avvicinandosi in tal modo alle altre grandi orchestre europee (come la Filarmonica di Vienna). questo documentario risale al 1992 in occasione del decennale della Filarmonica.
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Il rito "laico" in memoria dei grandi direttori

Quando morì Toscanini nel gennaio del 1957, il direttore Victor de Sabata volle tributargli un omaggio: il giorno del funerale il corteo si fermò sotto il portico della Scala e De Sabata eseguì la marcia funebre dalla Sinfonia Eroica di Beethoven a teatro completamente vuoto con i milanesi accalcati nella piazza.

Questo rito viene rifatto ogni volta che un direttore italiano importante per la Scala viene a mancare. L'ultima volta fu il 27 gennaio 2014 quando Daniel Barenboim suonò per Claudio Abbado.

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